LA RESTAURAZIONE IN ITALIA
Anche l’Italia subisce un trattamento duro dal Congresso di Vienna: viene divisa in tantissimi staterelli, suddivisione che è uno dei motivi del blocco dello sviluppo economico (le altre cause sono il fatto che i borghesi erano pochi, che molti italiani erano contadini e che c’era un’aristocrazia oziosa. Per tutti questi motivi la rivoluzione industriale in Italia ci sarà solo alla fine dell’1800).
Il Congresso inoltre fa in modo che tutti questi staterelli sono direttamente o indirettamente sotto l’Austria (anche la Germania è divisa, ma almeno non è sottoposta a dominazione straniera).
L’Italia viene così suddivisa:
regno di Sardegna, composto da Piemonte, Sardegna e Liguria, e governato da una casata del posto, i Savoia, fedelissimi al Congresso Di Vienna. In questo regno il clima è piuttosto repressivo.
regno Lombardo-Veneto, composto da Lombardia, Veneto, Friuli e Trentino sono sotto il diretto controllo dell’Austria, quindi degli Asburgo. Questa amministrazione è efficiente (per riforme, agricoltura, strade, nuove tecniche), è un regno non chiuso alle novità culturali.
ducato di Parma e Piacenza, che viene assegnato a Maria Teresa d’Austria, moglie di Napoleone. Qui il clima era discretamente buono e si stava abbastanza bene.
ducato di Modena, che viene dato ad un parente dei regnanti austriaci, qui il clima è pesantemente repressivo e poliziesco.
Stato Pontificio, che comprendeva il Lazio, le Marche, l’Umbria e le Legazioni Pontificie in Romagna (perché i legati erano i delegati del papa-re).
granducato di Toscana, assegnato ad un granduca imparentato con l’Austria. Il clima qui è abbastanza buono, con un clima culturale discretamente brillante.
regno delle Due Sicilie, lo Stato più grande, con capitale Napoli. La famiglia regnante quella dei Borbone, casata franco-spagnola. Comprende Puglia, Calabria, Basilicata, Campania, Sicilia. C’erano poca libertà e tanta arretratezza.
LE SETTE SEGRETE E LA CARBONERIA
Non si poteva fare politica liberamente e nacquero così in tutta Europa delle organizzazioni contro la Restaurazione, le sette segrete. In Italia la più importante era la Carboneria, chiamata così perché aveva adottato il linguaggio dei carbonai, cioè di quelli che vendevano il carbone. Ne facevano parte militari e in minor numero borghesi e aristocratici illuminati.
I carbonari avevano l’obiettivo di combattere l’assolutismo ed ottenere una costituzione che limitasse il potere del re.
Il fallimento dei loro generosi tentativi rivoluzionari è dovuto anche ad alcuni limiti:
eccessiva segretezza che impediva la propaganda
incapacità di individuare spie della polizia
scollegamento tra le varie organizzazioni che non agivano con un piano nazionale
mal riposta fiducia nei sovrani. Ad esempio, nel 1820-21, durante i primi moti carbonari (=sommosse), il re si spaventa, promette la Costituzione, i carbonari si fidano, ma il sovrano si fa aiutare da altri re e poi perseguiterà i ribelli.
Il Risorgimento, che è il lungo processo che porterà all’indipendenza e all’unità d’Italia, secondo alcuni inizia proprio con i moti carbonari, secondo altri col pensiero di Mazzini.
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